LA MACCHINA DELLE ILLUSIONI. Il teatro…visto dal palcoscenico
da un’idea di Francesco Fassone e Alice Delorenzi
di Patrizia Camatel e Tommaso Massimo Rotella
con Patrizia Camatel, Elena Formantici, Tommaso Massimo Rotella
regia di Tommaso Massimo Rotella
produzione Associazione CRAFT
in collaborazione con Teatro degli Acerbi
con il contributo della Compagnia di San Paolo
presso museo scenotecnica E.Guglielminetti - Spazio Kor (Teatro Giraudi, Asti)
durata dello spettacolo: atto unico di 60’ + tempo per la visita libera all'installazione (30 minuti circa).
GALLERY
“Facciamo appello alle forze dell'immaginazione! Supplite voi, col vostro pensiero, alle nostre carenze: dividete ogni singolo uomo in mille unità…è alla vostra mente che spetta ora equipaggiare i sovrani e condurli per ogni dove, bruciando i tempi e condensando gli eventi di molti anni in un voltar di clessidra…”. (W. Shakespeare)
Come nasce uno spettacolo teatrale? Chi sono le persone che lavorano a teatro e come si svolge la loro giornata? …Chi fa apparire il fantasma al momento giusto?
Se volete scoprire i retroscena dell’arte teatrale, aver risposta a queste e tante altre curiosità, e poi condividere, per un giorno, il mestiere dell’attore, del regista, dello scenografo e del sarto, dei tecnici addetti alle luci e al suono, questa è l’occasione giusta.
L’originale percorso muove dalla conoscenza teorica alla messa in pratica. I partecipanti, in gruppi, assisteranno alle prove di una compagnia teatrale che sta per mettere in scena l’Amleto di Shakespeare; il gruppo di spettatori potrà intervenire direttamente nella preparazione della rappresentazione iniziale: alcuni potranno cimentarsi nelle parti dei personaggi accanto agli attori professionisti, altri potranno intervenire nell’allestimento scenografico facendo uso di appositi elementi e materiali messi a disposizione sul palco, altri ancora potranno prendere posto al banco di regia, affiancati da un tecnico professionista, per cimentarsi nella scelta dell’illuminazione e della sonorizzazione più adatta.
Molteplici sono gli intenti che animano questo progetto. Anzi tutto si intende offrire ad un vasto e variegato pubblico alcuni strumenti critici per comprendere e fruire in modo più consapevole dell’esperienza teatrale, attraverso il rapporto diretto con i professionisti del settore e la scoperta di quanto sta “dietro le quinte”; non secondario è anche il desiderio di offrire un’esperienza che possa avvicinare i giovani alle professioni del teatro, discipline quali la scenografia, l'illuminotecnica, il costume, la regia, la macchinistica, la fonica.
RECENSIONI
“Che il teatro sia magia e che abbia il potere di dare vita a ciò che avviene in scena è un qualcosa che si sa e si sente dire. ‘Il teatro…visto dal palcoscenico’ ha condotto gli spettatori attraverso i segreti degli effetti scenici e dei diversi compiti all’interno della macchina-teatro, tuffandoli anche nell’equilibrio di rapporti umani che lì si vengono a creare. Insomma, nella magia che, svelati i trucchi, avvolge ancora di più.
(…) Non c’è nulla di didascalico, sebbene molto venga spiegato, curiosità e collegamenti sono intercalati dai rapporti interpersonali che legano i tre protagonisti. Si ride, ci si stupisce e si entra nella dimensione dove tutto diventa possibile. E poi c’è l’Amleto, la tragedia per eccellenza, con i suoi momenti più significativi interpretati come li si vuole sentire e rappresentati con accorgimenti scenici stilizzati e di giusto effetto.
Il pubblico partecipa ed è coinvolto sia fattivamente in azioni sceniche, sia nella scelta di luci e suoni. Su tutto prevale la naturalezza, frutto di grande abilità nel far sembrare facile ciò che non lo è, e la levità con la quale i protagonisti passano dal gioco ai passi shakespeariani, resi con reale intensità. (…) ‘Il teatro visto dal Palcoscenico’ è non solo uno spettacolo-visita piacevole, ma anche lo spaccato di un mondo, offerto da chi il teatro lo vive giorno per giorno e, nella serietà e nel professionismo, ne è innamorato.”
Nicoletta Cavanna, Radio Gold
COSA DICE IL PUBBLICO
"“Un teatro, quello proposto ai ragazzi, che si fa laboratorio di idee, di emozioni, esperienze. Che si svela ai giovani e appassionati che vogliono scoprire i suoi trucchi e i suoi retroscena. E sono, infatti, entusiasti gli studenti che escono dalla visita-spettacolo. Tra di loro c’è chi ha provato a recitare, chi si è cimentato nella scenografia, chi si è interessato al lavoro del tecnico delle luci e del suono. Lo raccontano felici agli amici, mentre disordinatamente tornano a scuola.”
Irene Conte, 17 anni, Social Paper – La nuova provincia